La creazione di una filiera agricola locale per lo sfruttamento delle biomasse sul territorio dove vengono prodotte, è la strada maestra per rendere queste fonti alternative più competitive sul piano economico e più sostenibili sul piano ambientale.
Lo stimolo all’utilizzo di specie a basso input come colture da energia inoltre può consentire di ripristinare alla coltivazione aree marginali che potrebbero quindi essere investite in maniera sostenibile e sottratte ad abbandono, con benefici di natura ambientale.
I principali risultati attesi sono:
- messa a punto di una ricetta di matrici di ingresso al digestore, prodotte con un basso livello di input energetico e con maggiore sostenibilità ambientale;
- verifica della possibilità di affienamento per specie da biomassa raccolte solitamente con altri metodi;
- messa a punto di un protocollo di reidratazione delle matrici affienate in ingresso al digestore basato sul ricircolo della componente liquida del digestato;
- messa a punto di un protocollo per la digestione di biomasse affienate che amplierebbe la distanza di reperimento e trasporto delle biomasse al digestore;
- recupero di energia da reflui di natura zootecnica la cui gestione e smaltimento rappresentano una criticità per il settore.