Gestione Innovativa Agroecologica complessiva della coltivazione biologica della Vite, su una superficie di 5 ha, in due aziende pilota dimostrative, nelle aree viticole più rappresentative della Regione Umbria (Orvietano e Montefalco)
- Promuovere una viticoltura biologica avanzata che migliori le performance ambientali, i risultati fitosanitari, rispetti le esigenze di mercato e sia economicamente conveniente (Sostenibilità Agroecologica complessiva)
- Razionalizzare gli interventi fitosanitari attraverso il posizionamento mirato e la modulazione dei dosaggi dei diversi formulati, in relazione agli andamenti climatici ed alle fasi fenologiche di coltivazione, contenendo l’impiego del rame entro i limiti imposti dalla normativa sul biologico, assicurando la produzione di uve sane e di alta qualità
- Migliorare la Gestione Agroecologica complessiva delle aziende interessate per consentire un equilibrato sviluppo vegetativo dei vigneti biologici ed una maggiore resistenza agli agenti patogeni ed agli stress abiotici, dovuti alle estremizzazioni climatiche (siccità ed alluvioni).
- Migliorare le condizioni fisiologiche e microclimatiche dei vigneti
- Effettuare investimenti in macchine ed attrezzature innovative e collaudare un servizio innovativo di assistenza Agroecologica territoriale
- Tutelare in primis la salute degli operatori agricoli e la sanità dei vini, per l’assenza di residui chimici di sintesi pericolosi, con enormi benefici indiretti per i consumatori e la spesa sanitaria
- Proteggere l’Ambiente, eliminando l’inquinamento dell’acqua, del suolo e dell’aria, preservare e migliorare la fertilità del suolo, proteggendolo dall’erosione.
- Migliorare la sostenibilità dell’attività agricola in ambienti antropizzati e in vicinanza di abitati.
- Incrementare la diversità biologica nell’Agroecosistema vigneto e nelle aree circostanti, valorizzando la “biodiversità funzionale” (organismi utili)
- Incrementare la fissazione del carbonio e dell’azoto con opportune gestioni agronomiche finalizzate ad incrementare l’Humus.
- Esprimere il carattere territoriale ed organolettico unico delle uve e vini aziendali, attraverso una naturale fermentazione dei mosti “senza interferenze chimiche provenienti dal campo”, al fine di acquisire una posizione privilegiata nel nuovo mercato dei vini biologici
- Ottenere Vini d'Autore, soprattutto se curati con “artigianalità”, etichettabili oggi come “Vini Biologici”.
- Valorizzare gli ambienti umbri migliori e l’impegno di alcuni produttori viticoli che hanno avviato la riconversione biologica su ampia scala nella nostra regione.