Il progetto, nella prima fase, prevede il coinvolgimento di aziende agrarie, dell'IZSUM, di una società di informatica le quali lavoreranno a stretto contatto per mettere in piedi un sistema nel quale l'allevamento dei suini, permettendo il monitoraggio di tutte le fasi: crescita, eventuali farmaci da somministrare, razioni alimentati e metodo di allevamento, diviene il punto di partenza per poter fornire dati per valutare le caratteristiche delle carni ottenute.
La collaborazione fra i tre partner difatti assicura da un lato di poter produrre carne con caratteristiche organolettiche e chimico bromatologiche di alta qualità e valore nutrizionale, tenendo sotto controllo le razioni alimentari degli animali. Lavoro che verrà fatto dall'IZSUM e dalle azienda agricole. Parallelamente verrà sviluppato un sistema di gestione informatizzata di tutti i passaggi (Goodmen srl), che permetterà di arrivare al consumatore con un prodotto a tracciabilità e controllo completi, grazie all'impiego di un trasponder o microchip e all'uso delle bilance Berkel.
Il lavoro viene completato dagli altri partner: il laboratorio di sezionamento e stagionatura (David Salumi), che provvederà a trasformare le mezzene in carne fresca e prodotti stagionati ed insaccati, indispensabili per le analisi dell'ISZUM, e del partner FORMA.Azione che, grazie al suo operato organizzerà attività dimostrative e farà ricerche di mercato.
Infine il PARCO 3 A provvederà alla diffusione dei risultati finali dell'operazione.
Il progetto prevede il coinvolgimento di due aziende agrarie che ospiteranno gli animali sperimentali, si occuperanno della crescita degli stessi permettendo il monitoraggio di tutte le fasi: crescita, eventuali farmaci da somministrare, razioni alimentati e metodo di allevamento. Per poter definire precisamente la stretta relazione tra alimentazione animale e qualità delle carni derivate, è fondamentale la valutazione delle razioni mangimistiche attraverso specifiche analisi effettuate dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche. Questa prima fase mira a trovare scientificamente la relazione tra alimentazione, genetica, metodo di allevamento e caratteristiche organolettiche e chimico-bromatologiche delle carni fresche e dei prodotti stagionati.. Lo strumento attraverso il quale avviene la raccolta dati è un microchip o trasponder che permette l'identificazione e la tracciabilità del singolo capo.