PERA VERNIA


NOME COMUNE E SINONIMI
Pera Vernia

LUOGO DI RITROVAMENTO E DIFFUSIONE
Il ritrovamento della pianta madre, nel territorio del comune di Città di Castello (PG), è frutto della attività di studio e ricerca condotta da Archeologia Arborea.


CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE
ALBERO
Albero di elevata vigoria, con portamento eretto e debole ramificazione.
RAMI
I rami dell’anno presentano internodi di lunghezza media e spessi. Il numero delle lenticelle è medio. Nella parte terminale del ramo è presente una leggera tomentosità, mentre il colore del lato esposta al sole è marrone medio. Il ramo ha una ondulazione a zig zag. La gemma vegetativa ha apice acuto, risulta fortemente divergente rispetto al ramo ed ha un supporto di grandi dimensioni.
FIORI
Sono riuniti in corimbi di 9, 10 fiori ciascuno. La corolla, di piccole dimensioni, ha un diametro medio di 34 mm ed i petali hanno forma arrotondata (sub circolare). Allo stadio di bottone fiorale il colore predominante è il rosa scuro. A fiore in piena antesi i petali di colore bianco risultano tra loro parzialmente separati. Lo stigma si trova al di sopra delle antere.
FOGLIE
Di colore verde medio. Il lembo è lungo in media 67 mm e largo mm 46, con superficie pari a 31 cm2. La base della foglia è cordiforme, mentre l’apice ha forma arrotondata (in qualche caso, sporadico, ha forma aguzza). Il margine presenta una incisione di tipo crenato mentre la tomentosità della pagina inferiore, quando presente, è debole. Il picciolo è lungo in media 48 mm e porta alla sua base le stipole (quando la foglia acquisisce definitivamente i caratteri di completo sviluppo le stipole cadono lasciando una piccola cicatrice al loro posto).
Le foglie delle lamburde sono di forma pressoché simile ma di dimensioni leggermente inferiori (lunghezza 62 mm, larghezza 39 mm, superficie 24 cm2), con una leggera tomentosità nella pagina inferiore. Il margine è crenato, la base cordiforme e l’apice ad angolo retto (con sporadici casi con forma aguzza). Il picciolo è lungo circa 46 mm ed è corredato di stipole (analogamente, anche le foglie delle lamburde una volta terminato lo sviluppo perdono le stipole al cui posto resta una cicatrice).
FRUTTI
I frutti sono di medie dimensioni, con un peso che si aggira sui 180 grammi. Hanno aspetto maliforme, sono simmetrici con profilo laterale convesso e posizione del massimo diametro nel mezzo (altezza 63 mm, diametro massimo 71 mm). La cavità peduncolare risulta profonda in media 2,7 mm, mentre quella calicina è profonda circa 7 mm e larga 29 mm. Il peduncolo è lungo circa 36 mm e con spessore medio di circa 3,8 mm; inoltre presenta una curvatura generalmente debole (in qualche frutto questa è però maggiormente accentuata) e si inserisce in posizione diritta rispetto all’asse del frutto.
La buccia, sensibilmente ruvida, presenta colore di fondo verde giallastro, con area del sovracolore molto estesa di tonalità arancio. La rugginosità è presente in tutte e tre la parti del frutto dove si manifesta: cavità calicina, con estensione medio grande; cavità peduncolare, con estensione da grande a molto grande; guance, con estensione medio piccola. Intorno alla cavità calicina è presente anche una leggera costolatura.
I sepali, alla raccolta risultano eretti.
La polpa è di colore bianco, dura e molto succulenta. I semi hanno forma ovata.


OSSERVAZIONI FENOLOGICHE

La piena fioritura avviene nella prima decade di aprile. I frutti raggiungono le loro massime dimensioni nel mese di agosto, mentre la maturazione è tra la fine di novembre ed il mese di dicembre. I frutti possono conservarsi per diversi mesi.


OSSERVAZIONI FITOPATOLOGICHE
Sulle piante in osservazione è stato rilevato solo un debole attacco, sul finire della primavera, da parte di afide grigio (Dysaphis pyri Boyer de Fonscolombe) in corrispondenza degli apici dei germogli. Sempre nello stesso periodo è stato osservato il disseccamento di alcuni giovani germogli.


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