"Lino per la Produzione Industriale di Mangimi e Linoleum... "


FILIERA: "LINO PER LA PRODUZIONE INDUSTRIALE DI MANGINI E LINOLEUM: STUDIO DI FATTIBILITA' TECNICO-ECONOMICO E PREDISPOSIZIONE DEL DISCIPLINARE DI QUALITA' "


Uno studio di fattibilità per "impiantare" nell'agricoltura umbra la coltivazione di semi di lino per usi industriali collegati alla produzione di mangimi e linoleum è stato approvato dalla Giunta regionale dell'Umbria ed è stato realizzato dalla 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria in collaborazione con l'Università degli Studi di Perugia. Il progetto è inserito nel Piano di sviluppo rurale 2000-2006 (a valere sulla Misura 1.2.2) finanziato con fondi comunitari.


La coltivazione dei semi di lino, dopo una fase di relativa diffusione, è scarsamente praticata in Italia (al contrario di ciò che accade in altri Paesi europei, specie Germania e Regno Unito) pur potendo potenzialmente contare, particolarmente nel centro sud, su condizioni ambientali e climatiche favorevoli. Attualmente il mercato è dominato dal lino canadese che è in grado di imporre prezzi internazionali molto bassi. La scarsa remuneratività del lino è alla base di altre difficoltà (la ritrosia degli oleifici al suo ritiro, la assenza di diserbanti chimici specifici, la eccessiva fibrosità dei residui e altre ancora) che hanno provocato la marginalizzazione di questo prodotto. In Umbria hanno sede due aziende, la Mignini e la Tarkett, leader rispettivamente nella produzione di mangimi animali e di linoleum. Queste due imprese "consumano" l'equivalente della produzione in semi di lino di 10mila ettari.
Il progetto di fattibilità approvato dalla Giunta regionale ha previsto la "stesura" di un disciplinare di qualità.
Lo studio condotto costituisce un tentativo di esplorare una possibilità di diversificazione delle produzioni agricole verso colture capaci di dare ai produttori un reddito interessante e stabile. Questo progetto inoltre registra la positiva collaborazione di istituti pubblici e imprese private e rappresenta una valorizzazione delle risorse professionali e tecnico scientifiche dell'Umbria.